L’Aquila, l’Ipm intitolato a San Francesco d’Assisi: un segno di speranza e rinascita

Dopo una complessa opera di ristrutturazione, l’Istituto Penale per i Minorenni dell’Aquila torna pienamente operativo con un nuovo nome: quello di San Francesco d’Assisi.

La cerimonia ufficiale si è svolta questa mattina alla presenza del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari, del poeta e scrittore Davide Rondoni, presidente del Comitato Nazionale per le celebrazioni dell’ottavo centenario della morte del Santo, del Capo Dipartimento della giustizia minorile e di comunità, Antonio Sangermano, l’Onorevole Alberto Bagnai  della Lega, l’Onorevole Guido Quintino Liris  di FDI e dell’Assessore comunale dell’Aquila con delega alle Politiche giovanili, Ersilia Lancia, e di numerose autorità locali.

Il Capo Dipartimento Sangermano ha introdotto la giornata ringraziando tutti i presenti e ha espresso particolare apprezzamento per la scelta di Ostellari, che si è impegnato affinché l’Istituto venisse dedicato a San Francesco, figura simbolica per la storia, la cultura e la religione, portatore di principi di povertà, vulnerabilità e sacrificio.

L’Assessore Lancia ha richiamato l’attenzione su un aspetto di San Francesco, sottolineando come, da otto secoli, il Santo continui a rivolgersi a ciascuno di noi con messaggi chiari e diretti.

San Francesco non è solo un simbolo universale di dialogo, ma rappresenta una visione della persona basata su rispetto e speranza – ha spiegato Rondoni –. La sua prima poesia in italiano, il ‘Cantico delle Creature’, celebra la vita e il perdono, valori che ispirano anche il percorso rieducativo dei ragazzi. La libertà, infatti, non è assenza di limiti, ma può essere vissuta anche in condizioni difficili.”

Intitolare questo luogo a San Francesco non è casuale – ha aggiunto Ostellari –. Abbiamo voluto valorizzare la figura del Santo proprio all’Aquila, città duramente colpita dal terremoto e capace di ricostruirsi, così come i giovani che sbagliano possono rialzarsi grazie all’impegno della squadra educativa della giustizia e della rete sociale. La giustizia non è solo pena, ma soprattutto responsabilità, dovere e speranza. Ai giovani ospitati qui vogliamo dire che nessuno sarà escluso da un cammino di ‘ricostruzione’. Lo stesso percorso sarà presto avviato anche nei nuovi Istituti penali per i minorenni di Lecce e Rovigo.

Al termine della cerimonia, alcuni giovani impegnati in percorsi formativi dell’Autorità giudiziaria minorile, ospiti delle comunità educative “Il Volo delle Aquile” e “Il Nido delle Aquile”, hanno curato un coffee break in collaborazione con l’associazione “Il Cenacolo degli Angeli”. Un gesto semplice, ma simbolico, che ha rappresentato la possibilità di reinserimento sociale e valorizzazione delle competenze.

È stato emozionante vedere i ragazzi servire con orgoglio tutti i presenti – ha raccontato un’educatrice – dimostrando che, se offriamo fiducia e strumenti, i nostri giovani rispondono con impegno e dignità.”

Con questa intitolazione, L’Aquila aggiunge un tassello importante al percorso di ricostruzione non solo materiale, ma anche morale e civile della città.