Uno degli impegni centrali degli ultimi anni di vita di frate Francesco sarà l’aggiornamento della primitiva regola (o forma di vita) della fraternità – composta quasi essenzialmente di passi del Vangelo – che si era costituita attorno a lui e che aveva preso nel tempo il nome di “frati minori”. Questa primitiva forma di vita era stata approvata oralmente da papa Innocenzo III probabilmente nel maggio 1210, tuttavia la rapida crescita dell’Ordine e la rilevanza che all’interno della Chiesa e della società del tempo andava assumendo, chiedevano un regolamento più articolato, in particolare in sintonia con le norme del diritto canonico del tempo. Dopo un primo tentativo – che non ottenne la ratifica finale della curia romana (la Regola non bollata, appunto del 1221) – finalmente la nuova versione, per la cui redazione frate Francesco si era ritirato a lungo nell’eremo di Fonte Colombo, nella valle santa reatina, il 29 novembre 1223 riceverà la conferma definitiva (per questo è detta Regola bollata) da parte di papa Onorio III. Essa è diventata così la norma fondamentale per la vita e l’apostolato dei frati francescani fino ad oggi.