“ Cammini, pellegrinaggi, turismo lento ”
La geografia francescana da otto secoli ha arricchito di bellezza la nostra Italia e l’Europa. San Francesco continua a essere testimone di incontri possibili tra l’uomo e Dio, tra l’uomo e la cultura, tra l’uomo e il creato. Molte regioni hanno visto Francesco e il francescanesimo camminare e infiammare piazze e cuori parlando del mistero di Dio fatto uomo, diffondendo il messaggio del perdono e della pace. Assisi, insieme a La Verna e alla Valle Santa reatina, è divenuta meta e crocevia dei più importanti cammini d’Italia ed Europa: Francesco continua a essere compagno di innumerevoli pellegrini che non possono non sostare presso la sua tomba, la Porziuncola, e gli altri conventi ed eremi assisiani.
Il Comitato nazionale per il Centenario della morte di San Francesco (2026), sostenuto dal Governo italiano, desidera che la ricorrenza cosi’importante del Patrono d’Italia lasci “Il cammino di Francesco” come itinerario significativo, riconoscibile e ben servito, perché i pellegrini e i viandanti possano continuare a dire: “Si cammina con Francesco”. La dimensione spirituale, i borghi e le città ricche di arte e cultura, i paesaggi di natura sui quali si posano gli occhi del viaggiatore sono i medesimi che hanno rallegrato il cuore di Francesco e molte località di tappa conservano memoria del suo passaggio.
“ Cammini, pellegrinaggi, turismo lento ”
Il Comitato sosterrà l’ auspicabile creazione di un soggetto giuridico unitario per Regioni, Comuni e Diocesi e famiglie francescane, che possa validare le iniziative volte a pianificare, organizzare e coordinare gli interventi sul cammino.
Lasciare un “Cammino di San Francesco” riconoscibile e vivibile, mettendo a sistema le varie iniziative locali e creando una Fondazione o ente dedicato che possa gestire, pianificare, organizzare, realizzare e valutare gli interventi di segnaletica, conservazione, ospitalità, assistenza sul cammino oltre a valutare produzioni creative e culturali sulla narrazione del Cammino di san Francesco.