Venerdì 14 marzo ore 11.00 Sala conferenze di Palazzo dei Priori di Perugia – Conferenza Stampa della mostra alla quale interverrà Davide Rondoni, Presidente del Comitato Nazionale per i festeggiamenti dell’ottavo centenario della morte di San Francesco.
Un percorso al ritmo di capolavori assoluti, dal Trecento all’Ottocento, per raccontare il rapporto tra uomo e natura e celebrare la rivoluzione nell’arte prodotta dal Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi”. Così Costantino D’Orazio, direttore dei Musei Nazionali di Perugia – Direzione regionale Musei nazionali Umbria, lancia la nuova mostra delle meraviglie della Galleria Nazionale dell’Umbria: “Fratello Sole, Sorella Luna. La Natura nell’Arte, tra Beato Angelico, Leonardo e Corot“ che dopo l’inaugurazione di ieri, è aperta al pubblico da oggi fino al 15 giugno.
Che si tratti di un evento indiscusso lo testimoniano molti elementi, a partire dalle 5.000 persone che hanno già prenotato una visita alla mostra, nata in occasione degli 800 anni dalla composizione del Cantico delle Creature. E che ha ottenuto il sostegno del Comitato per le celebrazioni dell’ottavo centenario della morte di san Francesco d’Assisi e il patrocinio del Dicastero per l’Evangelizzazione della Santa Sede, che l’ha inserita nel calendario ufficiale del Giubileo 2025, oltre al patrocinio delle istituzioni locali e il contributo di Fondazione Perugia. E’ curata da D’Orazio, Veruska Picchiarelli e Carla Scagliosi e si avvale di prestiti d’eccezione arrivati dal Louvre, dal Rijksmuseum, dal Mauritshuis, dai Musei Vaticani e dai principali musei italiani. “Mai così tanti prestatori” sottolinea con orgoglio il direttore che parla di “un percorso variegato capace di testimoniare in maniera approfondita e suggestiva le diverse sfumature con le quali il Creato è stato osservato dalla sensibilità umana e reinterpretato nella visione artistica”. Al suo fianco c’è Davide Rondoni, presidente del Comitato per le celebrazioni francescane: “E’ un mostra sul paradosso della Natura – dice –. Con il Cantico, Francesco ha “abitato“ per primo questo paradosso: la natura non è buona né cattiva, dipende da come la si vede”.
(articolo stampa la Nazione – fotografie di Marco Giugliarelli)
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